LA STORIA
Baroncelli,
cose de’ Pazzi
cose de’ Pazzi
L’Italia non è terra di rivoluzioni. A giocare a fare i Bruto e i Cassio si finisce dalla parte sbagliata della storia. E la storia, si sa, la scrivono i vincitori.
Per conto di Giulio Cesare, duemila anni fa, ci pensò Ottaviano Augusto. Lorenzo de Medici fu più fortunato: a partire dal 26 aprile 1476 poté narrarla in prima persona.
Eppure, Bernardo Bandini Baroncelli quella domenica in Santa Maria del Fiore accoltellò Giuliano de Medici convinto che il popolo si sollevasse al grido di Libertà! Libertà!
Quel nostro antenato sognava di mettere fine a una tirannia e invece passò agli annali come l’assassino della Congiura de’ Pazzi.
Progettava il ripristino della repubblica fiorentina e invece Leonardo da Vinci lo ritrasse appeso alla forca.
LA STORIA
Baroncelli,
cose de’ Pazzi
cose de’ Pazzi
L’Italia non è terra di rivoluzioni. A giocare a fare i Bruto e i Cassio si finisce dalla parte sbagliata della storia. E la storia, si sa, la scrivono i vincitori.
Per conto di Giulio Cesare, duemila anni fa, ci pensò Ottaviano Augusto. Lorenzo de Medici fu più fortunato: a partire dal 26 aprile 1476 poté narrarla in prima persona.
Eppure, Bernardo Bandini Baroncelli quella domenica in Santa Maria del Fiore accoltellò Giuliano de Medici convinto che il popolo si sollevasse al grido di Libertà! Libertà!
Quel nostro antenato sognava di mettere fine a una tirannia e invece passò agli annali come l’assassino della Congiura de’ Pazzi.
Progettava il ripristino della repubblica fiorentina e invece Leonardo da Vinci lo ritrasse appeso alla forca.
La storia contromano
Come sarebbe andata se Jacopo de’ Pazzi e Bernardo Bandini Baroncelli avessero sconfitto i Medici?
Avrebbero davvero ridato smalto alla repubblica? Si sarebbero sostituiti come signori e despoti della culla del Rinascimento? Nessuno lo saprà mai. E in fondo poco importa.
Certo è che ancora oggi, tra gli ulivi e i vitigni della Fattoria di Caticciano, riecheggiano racconti antichi. Da qui, contromano, è passata la storia.
Da Ottone
il Grande
a Giotto
il Grande
a Giotto
Quello della Congiura de’ Pazzi è l’accadimento più noto di una lunga storia.
La famiglia Baroncelli deve il suo stemma a Ottone il Grande (912 – 973). Si narra che l’imperatore in persona dipinse tre strisce rosse sullo scudo d’argento di un Baroncelli caduto in battaglia.
Nel XII secolo il capostipite Bene Baroncelli ebbe due figli, Folco e Baroncello, e ognuno di essi ebbe diversi figli che diedero origine a rami distinti come i Bandini, che derivano da Bandino Baroncelli.
Ancora oggi, a lato di Piazza della Signoria a Firenze, vi è Piazza Baroncelli e, nei pressi dell’Accademia dei Georgofili, il chiasso Baroncelli.
Nella chiesa di Santa Croce si trova la cappella Baroncelli, affrescata da Giotto e Taddeo Gaddi.
L’argento,
il rosso
e Buffalo Bill
il rosso
e Buffalo Bill
Nel tempo, la nostra famiglia ha sempre più riscoperto il valore della campagna.
In questo quadro veste gli abiti della leggenda Folco de Baroncelli-Javon (Aix-en-Provence, 1 novembre 1869 – Avignone, 15 dicembre 1943). Poeta e allevatore provenzale, discepolo di Frédéric Mistral, fu uno dei principali esponenti del felibrismo e padre del mito camarguese, basato sulle tradizioni della Camargue che rinnovò ispirandosi a Buffalo Bill.
Eredi di questo ingombrante passato, con la Fattoria di Caticciano oggi vogliamo proteggere le caratteristiche che rendono unico questo cuore antico della Toscana.
L’argento,
il rosso
e Buffalo Bill
il rosso
e Buffalo Bill
Nel tempo, la nostra famiglia ha sempre più riscoperto il valore della campagna.
In questo quadro veste gli abiti della leggenda Folco de Baroncelli-Javon (Aix-en-Provence, 1 novembre 1869 – Avignone, 15 dicembre 1943). Poeta e allevatore provenzale, discepolo di Frédéric Mistral, fu uno dei principali esponenti del felibrismo e padre del mito camarguese, basato sulle tradizioni della Camargue che rinnovò ispirandosi a Buffalo Bill.
Eredi di questo ingombrante passato, con la Fattoria di Caticciano oggi vogliamo proteggere le caratteristiche che rendono unico questo cuore antico della Toscana.